Finanziamento COREVE
Il finanziamento di 10 milioni per la raccolta del vetro
Anci e Coreve lanciano il più importante intervento strutturale per la raccolta del vetro
in Italia. Il nuovo bando CO-RE-VE prevede un investimento complessivo di 10 milioni di euro
destinati allo sviluppo della raccolta differenziata del vetro, la finalità è quella
ovviamente di aumentare la quantità e la qualità della raccolta degli imballaggi in vetro,
riutilizzabili e riciclabili all’infinito.
I progetti finanziabili sono quelli di raccolta monomateriale di rifiuti di imballaggi in vetro
differenziata in linea con l’obiettivo rilevante per il Consorzio. Il piano mira a supportare
gli enti locali con azioni strutturali a carattere permanente. I Comuni aderenti potranno
accedere a un finanziamento parziale a fondo perduto erogato da CoReVe, funzionale all’acquisto
di attrezzature (mastelli, carrellati, cassonetti, campane, ecc.), all’implementazione di
progetti territoriali e alla realizzazione di progetti di comunicazione a supporto della raccolta
differenziata di vetro.
L’obiettivo dell’intervento è di aumentare la raccolta di 300 mila tonnellate che tradotto in
benefici energetici permetterebbe un risparmio di 8 milioni di m3 di gas all’anno portando a
416.8 milioni di m3 il risparmio totale in Italia grazie all’economia circolare del vetro.
I bandi previsi sono 2: uno per le regioni del centro Nord e uno per quelle del Sud. Sarà
possibile aderire entro e non oltre il 30 giugno 2023.
Il bando ha per oggetto il cofinanziamento a fondo perduto di attrezzature da utilizzare per lo
sviluppo e l’implementazione di: sistemi di raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi in
vetro, progetti territoriali e di comunicazione finalizzati allo stesso scopo.
Fondi MITE per il MANGIAPLASTICA
L'incentivo per la raccolta differenziata di bottiglie Pet.
Il mangiaplastica è un eco-compattatore per la raccolta differenziata di bottiglie Pet, l’utente
una volta identificato mediante barcode, qrcode o applicazione può iniziare a conferire, i
macchinari sono in grado di riconoscere in modo selettivo questo tipo di bottiglie e di ridurne
il volume favorendone il riciclo in un’ottica di economia circolare. Il macchinario può essere
associato al nostro sistema di monitoraggio dei conferimenti
ERREDI: MODULO ERREBOX.
La misura che è stata avviata nel 2021, prevede ulteriori risorse anche per le annualità 2023 e
2024. I Comuni interessati possono presentare richiesta di contributo dal 31 gennaio al 31 marzo
attraverso la piattaforma informatica Invitalia PA:
https://padigitale.invitalia.it/
e accedere al programma sperimentale Mangiaplastica. L’incentivo è promosso dal Ministero della
Transazione ecologica MITE. L’obiettivo è quello di contenere la produzione di rifiuti in plastica.
I Comuni potranno presentare domanda di contributo per l’acquisto di eco-compattatori per la
raccolta differenziata, in particolare ogni Comune destinatario dell’intervento potrà ricevere un
contributo per l’acquisto di 1 eco-compattatore ogni 100 mila abitanti.
PNRR - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
Cosa è previsto per il miglioramento della gestione della rete di raccolta differenziata.
Il Ministero dello sviluppo e dell’economia con il pacchetto del PNRR ha stanziato delle risorse
volte a favorire uno sviluppo duraturo e sostenibile dell’economia. Il PNRR è ripartito in sei
missioni di intervento tra cui quella nominata transazione ecologica. La transizione ecologica è
quel processo di innovazione tecnologica e rivoluzione ambientale, che favorisce economie, che
non tengono conto solo dei profitti economici, ma anche del rispetto della sostenibilità
ambientale.
E 'importante ottimizzare le produzioni dal punto di vista ambientale, promuovendo l’economia
circolare come modello di produzione e consumo. L’economia circolare consiste nella
condivisione, prestito, riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo dei materiali.
I progetti della transizione ecologica hanno lo scopo di favorire tutte quelle attività che
puntano all’uso di energie rinnovabili e che lottano contro il cambiamento climatico.
I PNRR finanziano interventi per il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta
differenziata dei rifiuti urbani tramite strutture intelligenti come cassonetti stradali o isole
ecologiche interrate per ottimizzare la raccolta tramite l’utilizzo di contenitori ad eccesso
controllato. Strumentazione hardware e software per applicazione IOT e centri di raccolta,
ovvero, strutture attrezzate dove gli utenti possono conferire anche rifiuti non compatibili con
i normali circuiti di raccolta. I PNRR finanziano l’ammodernamento e realizzazione di nuovi
impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani come nel caso dell’istallazione di
compostiere di comunità per il compostaggio della frazione organica a servizio di strutture
pubblici, grandi complessi residenziali ecc.
Linea A
Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani
- Strutture (cassonetti stradali o su isole ecologiche interrate) “intelligenti” per l’ottimizzazione della raccolta attraverso utilizzo di contenitori ad accesso controllato, con apertura che permetta l’identificazione del conferitore. Sistemi di verifica del volume impiegato nel contenitore con sistemi di allarme in caso di superamento di una soglia prefissata, da impiegare su contenitori e cestini stradali;
- Attrezzature per la diversificazione delle filiere di raccolta differenziata con ulteriori flussi per ricavare un maggior valore aggiunto dai corrispettivi dei sistemi collettivi di responsabilità estesa del produttore;
- Strumentazione hardware e software per applicazioni IOT su vari aspetti gestionali, quali a titolo esemplificativo la tariffa puntuale, la geolocalizzazione e la trasmissione di dati di raccolta attraverso piattaforme georeferenziate e modelli di “fleet management” dei mezzi. Sistemi di automazione nella distribuzione di materiale da consumo all’utente per la raccolta differenziata;
- Centri di raccolta ai sensi del DM 8/4/08 per l’ottimizzazione della raccolta differenziata, ovvero infrastrutture attrezzate, recintate e sorvegliate a cui gli utenti possano conferire anche rifiuti non compatibili con i normali circuiti di raccolta (ingombranti, RAEE, pericolosi, etc.).
Linea B
Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata
- Installazione compostiere di comunità per il compostaggio della frazione organica a servizio di strutture ed enti pubblici, grandi complessi residenziali, ecc.
Attrezzature finanziabili
- Cassonetti e bidoni intelligenti
- Arredo urbano intelligente
- Ecoisole informatizzate
- Compostiere elettromeccaniche di comunità
- Isole ecologiche interrate
- Software per tracciamento rifiuti, geolocalizzazione mezzi, gestione centri di raccolta, gestione ecoisole. Nostro Sistema ERREDI.
Industria 4.0
Il Piano Transizione 4.0 è la nuova politica industriale del Paese, più inclusiva e attenta alla
sostenibilità. In particolare, il Piano prevede una maggiore attenzione all'innovazione, agli
investimenti green e per le attività di design e ideazione estetica.
Errediweb - La piattaforma per l'innovazione tecnologica
Con le ultime edizioni della Legge di Bilancio, gli incentivi per gli investimenti delle imprese non si sono limitati alla Nuova Sabatini, rifinanziata e potenziata. Resta infatti la maggiorazione per gli investimenti in beni digitali ex Industria 4.0 (ora Transizione 4.0) introdotta nel 2017 e c’è un rafforzamento del sostegno alle imprese del Sud. C’è poi un’ulteriore quota dei nuovi finanziamenti destinata all’acquisto di macchinari a basso impatto ambientale che migliorano l’ecosostenibilità di prodotti e processi.
1. Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali.
Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
- 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
- 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni e fino al limite di costi ammissibili pari a 10 milioni.
- 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni.
Beni strumentali immateriali.
- 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.
2. Credito d’imposta ricerca, sviluppo, innovazione e design.
Stimolare la spesa privata in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica per sostenere la competitività delle imprese e per favorirne i processi di transizione digitale e nell’ambito dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
- 15% delle spese agevolabili nel limite massimo di 2 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di trasformazione dei processi aziendali secondo i principi dell’economia circolare o del paradigma 4.0 (comma 201 della legge di bilancio 2020).
Spese ammissibili. Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale (comma 200 della legge di bilancio n. 160 del 27 dicembre 2019):
- Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale (comma 200 della legge di bilancio n. 160 del 27 dicembre 2019).
Per maggiori INFO: Ministero dello Sviluppo Economico
3. Credito d'imposta formazione 4.0
La misura è volta a sostenere le imprese nel processo di trasformazione tecnologica e digitale creando o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0.
- 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo annuale di € 300.000 per le micro e piccole imprese.
- 40% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 per le medie imprese.
- 30% delle spese ammissibili nel limite massimo annuale di € 250.000 le grandi imprese.
La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese, fermo restando i limiti massimi annuali, al 60% nel caso in cui i destinatari della formazione ammissibile rientrino nelle categorie dei lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati, come definite dal decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 17 ottobre 2017.